Collins srl ha scritto:Buongiorno a tutti,
ho letto con interesse tutti gli interventi, solo per informazione l'autovettura ha già percorso 120.000 km con le stesse pastiglie d'origine.. (tutta autostrada e sicuramente uno stile di guida poco aggressivo) l'allarme è intervenuto a 96.000 km dopo 5.000 che ho fatto il tagliando (in BMW solo perchè è incluso nel contratto di acquisto sino a 200.000 km).
Sulla questione ricambio si o no portato dall'automobilista:
Primo punto do ragione a a chi sostiene della necessità di comportarsi in maniera professionale.
Il fenomeno dei ricambi su internet è dovuto per la maggioranza dei casi all'atteggiamento poco trasparente di alcuni riparatori negando l'accesso ai clienti a ricambi alternativi con prezzi diversi dall'originale. Una offerta differenziata per il costo dei ricambi del 30% fra quelli del costruttore ed alternativi sarebbe la giusta medicina per interrompere la tendenza dell'acquisto ricambi da parte dell'automobilista.
Stranezze BMW Von Richthofen
la mia autovettura non è andata in recovery, ma semplicemente mi ha allarmato sul cruscotto accendendo tutto ciò di rosso che aveva da accendere indicandomi di andare immediatamente nel centro assistenza BMW più vicino ad una velocità max di 50 km.. io avrei potuto viaggiare anche a 200 ed ignorare tutti gli allarmi.. ovviamente.
La mano d'opera a 50/60 euro non mi spaventa se si tratta di una riparazione ad alto valore aggiunto, mi preoccupa su di un tagliando od operazioni semplici su veicoli datati. Preferirei per professionalità avere una mano d'opera differenziata a seconda dell'intervento, della macchina e della complessità. Non mi pare un atteggiamento poco professionale.. no?
Ma siete sicuri che la corrente vada sempre nello stesso verso?
Il "pane e volpe" di Yago
I messaggi non le spie mi segnalavano di portare la vettura nel più vicino centro BMW. Per quanto mi riguarda, e penso che a tendere sarà una possibilità sempre più richiesta, chi mette la propria professionalità a disposizione anche in caso di ricambi portati dall'automobilista avrà semplicemente maggiori clienti da gestire, mantenendo lo stesso guadagno cambiando il valore del proprio lavoro, anche senza mangiare pane e volpe.
Per sua conoscenza il Signor paolo non si arabatta affatto, ma ha un ottima officina, stralavora e fa pagare tutte le voci di spesa senza doverle affogare nel ricambio, soluzione semplice, ma poco professionale. La informo inoltre che alcuni costruttori auto stanno sviluppando siti diretti di vendita ricambi per poi segnalare le loro officine per il montaggio, se si anticipa questa tendenza, non si rischia di perdere il pane e la volpe nel futuro.
Sergio Bosello
La informo che l'articolo sulla distribuzione lo abbiamo redatto in collaborazione con il vostro Forum, se non le è piaciuto non ce ne faccia una colpa di distanza dai riparatori. L'apertura di questo canale di scambio fra Ammirati e Notiziario Motoristico testimonia la nostra vicinanza ai riparatori, non il contrario. Che poi noi non si sappia che il ricambio dei costruttori a volte costa meno che in aftermarket questa proprio no. Abbiamo messo a disposizione gratuitamente da più di due anni (non ieri) un sito http://www.autofficinaautorizzata.com dove mettiamo a confronto i prezzi dei ricambi del costruttore con quelli dei componentisti. Da sempre segnaliamo della necessità di scontare i ricambi ai propri clienti proprio per contrastare i concessionari e le offerte dei costruttori. Arriviamo sino al punto di consigliare di accettare i ricambi quando vengono portati dall'automobilista, ma sul minimo guadagno o ricavo questo è solo un probelma di professionalità e di farsela pagare, non di ricaricare i ricambi. Mi rendo conto che per le officine questo è un problema da affrontare, ma meglio stabilire nuovi parametri lavorativi che perseguire su di una strada chiusa. Contraccambio gli auguri per la sua attività.
PS. Sull'invito a partecipare ad un argomento che tratta il tema "ricambi portati dall'automobilista" sono ovviamente disponibile ad esprimere il mio punto di vista sull'argomento. Ritengo assolutamente centrale il tema ricambi per il lavoro dei professionisti della riparazione del futuro. Scriverò a dicembre un editoriale dedicato e se volete possiamo partire da quello per commentarlo. Non mi disturbano affatto gli interventi offensivi, li ritengo semplicemente inutili. Se bastasse insultare i clienti che portano i ricambi per fargli smettere di farlo vi consiglierei di farlo, ma non è così. Gommadiretto.it che vende pneumatici ai consumatori ha fatto cambiare il modo di lavorare di quasi tutti i gommisti che vogliono rimanere sul mercato. Cambiare, non insultare o nascondere la testa sotto la sabbia è la strada corretta per affrontare la sfida che il mondo della informazione ha aperto anche nel settore della riparazione. Non pretendo di insegnare il lavoro a nessuno, meno ancora a voi, ma di sicuro posso aiutarvi a vedere degli ostacoli e se possibile posso suggerire come evitarli.
Buon lavoro a tutti
David Giardino