Su ogni ettaro restano abbastanza frutti per produrre quasi 223 litri di bioetanolo, trasformati da un apposito macchinario. Questo carburante può essere riutilizzato per i mezzi agricoli della piantagione oppure rivenduto all'esterno. Il vantaggio evidente è anche quello di non sottrarre aree coltivabili per il cibo per dedicarle ai combustibili, una pratica osteggiata da tutte le organizzazioni che si occupano di fame nel mondo.

