Ciao a tutti, il titolo è curioso ma utile per catturare l'attenzione sull'argomento.
Correva l'anno 1999 io presi in carico la gestione dell'azienda, i tempi erano diversi da adesso, tutto era ancora come in passato, le reti ufficiali e i network indipendenti esistevano ma convivevano senza troppe difficoltà con gli autoriparatori indipendenti.
Proprio allora cominciavano ad affacciarsi sullo scenario i principali attori dei network odierni e ad una riunione alla quale fui invitato il relatore (un autentico catastrofista

) parlò di grandi network che gia forti dell'esperienza in Europa (Germania e Francia sopratutto) faranno ribaltare a breve la nostra realtà di indipendenti, dicendo che esisteranno solo grossi centri affiliati a dei grandi network, cui tutti dovremo forzatamente farne parte pena l'impossibilità di rimanere sul mercato.
Durante questa riunione rimasi sconcertato e contrariato

(simile nei toni comunque ad altre che ho partecipato) e cominciai a ribattere dapprima con seri argomenti, poi con quel pò di sarcasmo che mi contraddistingue

ma sostanzialmente fui l'unico a respingere la tesi del catastrofista
Ho osservato oggi che nulla si è avverato di tutto ciò, i network più o meno grandi non si sono affatto impadroniti della scena, concordano anche tutti i miei colleghi appartenenti o meno ad una rete che possono si essere in una rete ma se anche non lo sono poco cambierebbe.
Sono apparse timidamente e anche scomparse quelle poche officine in franchising che dovevano conquistare la scena con interventi rapidi economici e ben delimitati.
La domanda è questa:
1: Il catastrofismo annunciato era realmente in agguato come una minaccia possibile ma non avveratasi?
2: Era solo una strategia per intimorire noi piccoli indipendenti per poi controllare come un grande greggie tutto il comparto?
Io credo nella seconda ipotesi, voi cosa ne pensate?