Visualizza la Versione Completa del Forum
Tutte le principali novità di mercato e dei Costruttori: nuovi modelli, promozioni, ecc.
Scrivi un commento

Immatricolazioni a +16,7% in dicembre Fiat a +19,28%

mercoledì 6 gennaio 2010, 1:57

Le immatricolazioni di nuove auto in italia sono balzate del 16,73% a dicembre verso un anno prima a 165.428 unità.
Lo comunica il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, precisando che nello stesso periodo i trasferimenti di proprietà di auto usate sono saliti dell'1,76% a 397.887. Il volume globale delle vendite (563.315) ha così interessato per il 29,37% auto nuove e per il 70,63% auto usate. Nel 2009 il mercato è quasi stabile rispetto all'anno precedente (-0,17%) a 2.158.010 unità

Fiat Group Automobiles ha immatricolato a dicembre in Italia 52.165 nuove autovetture, in crescita del 19,28%
rispetto alle 43.733 unità dello stesso mese di un anno fa.
Nell' intero 2009, i volumi del gruppo sono saliti del 2,69%, a quota 707.110 immatricolazioni, contro le 688.573 del 2008. A novembre le vendite di auto nuove del gruppo torinese erano balzate del 27,74%, attestandosi a 55.610 unità.

Sembra che il mercato vada bene?
ma allora perchè?

Nel corso dell'incontro tra Fiat e il governo a Palazzo Chigi, l'ad del gruppo Marchionne ha confermato la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese e ha detto: ''farsi carico del problema sociale di Termini non compete alla Fiat ma all'intero sistema: la risposta deve essere collettiva'' e si è detto disponibile ''a una soluzione per tenere in vita Termini quando cesserà di produrre auto''. ''Per anni - ha continuato l'ad di Fiat - ci siamo accollati l'onere della gestione di Termini in perdita ma il contesto era diverso: non è - ha spiegato - un problema di qualità del lavoro ma di un delta dei costi eccessivo''. Marchionne ha detto che l'azienda è consapevole ''dei risvolti sociali che la chiusura comporta e di comprendere lo stato d'animo dei lavoratori''. Sul futuro Marchionne ha affermato: "Le previsioni per la domanda di auto nel 2010 sono stabili", ha continuato Marchionne, comunicando che nei prossimi due anni la Fiat farà investimenti in italia per otto miliardi. Gli impianti della ex-Bertone, acquisiti di recente dalla Fiat, produrranno due modelli Chrysler. Nel biennio 2010-2011 il Gruppo Fiat produrrà undici nuovi modelli auto tra cui il nuovo Doblò, Giulietta, la nuova Panda e la nuova Y. Sull'argomento incentivi Marchionne ha ribadito: "le misure di sostegno alla domanda hanno contenuto l'emorragia" delle vendite di auto. Ma "è ragionevole pensare che senza una uscita graduale dalla fase degli incentivi il mercato precipiti verso la soglia di 1.700.000 unità". Marchionne ha aggiunto che le vendite di auto in Italia "a fine anno dovrebbero attestarsi a circa 2,1 milioni di unità, in leggero calo rispetto al 2008". Insomma l'ad ha sottolineato che "tutti noi che operiamo in questo settore sappiamo bene che gli incentivi hanno evitato il crollo delle vendite nell'anno in corso, anticipando però vendite future".



Il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato ha risposto: ''Marchionne non si può limitare a dire di essere consapevole dei risvolti sociali della chiusura di Termini non mostrandosi, al tempo stesso, disponibile ad accollarsi i maggiori costi di produzione''. ''E' una proposta irricevibile - continua Burrafato - perchè non tiene conto della disponibilità dei governi nazionale e regionale a mettere in campo risorse per rimuovere le condizioni di svantaggio. Termini non può essere considerata un'emorragia da arrestare''. ''Siamo molto amareggiati per la decisione della Fiat, ufficializzata da Sergio Marchionne, di non produrre più auto a Termini Imerese. Non possiamo accettarlo. La reazione del sindacato e dei lavoratori sarà dura''. Lo dice il segretario della Uilm di Palermo, Vincenzo Comella, che sta partecipando alla riunione a Palazzo Chigi dove è in corso la presentazione del piano industriale della Fiat.



Su lo stabilimento di Pomigliano d'Arco, Marchionne ha dichiarato: "L'idea che abbiamo in mente è di portare a
Pomigliano la piattaforma A, quella della futura Panda" e "fra tre anni potremo parlare di Pomigliano come del secondo più grande stabilimento italiano della Fiat", avvertendo che "si tratta di un intervento radicale che richiede ingenti risorse" visto che "è necessario ristrutturare l'impianto e riconvertirlo alla nuova missione". Ciò, sottolinea Marchionne, richiede un impegno economico "altissimo". E allora, "sarà quindi indispensabile trovare una compatibilità economica per un intervento che si prevede molto complesso", rileva l'ad Fiat. In tutto ciò, "la ristrutturazione comporterà, per i lavoratori, un ulteriore periodo di inattività", sottolinea Marchionne, indicando che "è quindi necessario poter contare su un più lungo sostegno al reddito" e allo stesso tempo "bisognerà investire almeno 40 milioni di euro in un piano di qualificazione professionale, per aggiornare le persone al nuovo tipo
di produzione". Infine, segnala l'ad Fiat, "se consideriamo i volumi previsti" per la nuova Panda, "dobbiamo avere la certezza di poter rispondere alle curve della domanda in tempo reale, attraverso il lavoro straordinario o altre forme di flessibilità da concordare con il sindacato".

Il vostro parere? :ciau:
Scrivi un commento

© Forum Autoriparatori - Versione Mobile
Powered by ammirati.org