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CAPIRE SE UN DEBIMETRO ANALOGICO FUNZIONA CORRETTAMENTE

venerdì 4 marzo 2011, 0:02

Voglio aprire questo topic come complemento delle informazioni date da grimarco al link" formazione-f34/un-informazione-in-piu-sui-debimetri-t537.html ", per analizzare e capire se il debimetro è starato, perchè se è rotto è la stessa diagnosi che lo individua invece se è sballato si ha sempre il dubbio.
Premetto che questo metodo mi è stato insegnato e non è tutta farina del mio sacco, ma secondo me è un metodo infallibile che non mi ha mai fregato ed il margine di errore è molto basso.
La procedura che spiego è relativa ai debimetri bosch analogigi di ultima generazione non quelli vecchi di metà anni 90, ma la procedura è la stessa anche per altre marche tipo come siemes, cambiano solo i valori di base.

PRIMO PASSO: il debimetro analogico è solitamente composto da 5 fili, sui quali bisogna verificare la presenza corretta di una massa (massa elettronica), di un 5V ( e deve essere sempre 5V +-0.1V),di un 12V o tensione batteria, di un filo che porta il segnale temperatura aria aspirata e di un filo che porta il segnale massa aria aspirata.

SECONDO PASSO: con il motore fermo da almeno 15 min accendere il quadro e misurare la tensione sul filo del debimetro dal quale esce il segnale massa aria questo valore deve essere stabile nel tempo e deve essere 1V+-0.1V se esso ha un deriva in negativo o positivo oppure parte da un valore più basso o più alto tutta la misurazione rimarrà sballata. Importante la misura deve essere controllata per una 30 di secondi affinchè il filo caldo raggiunga la massima temperatura.

TERZO PASSO: staccare il debimetro dai tubi o dal filtro (non la "cartuccia" ma tutto il corpo) con la pistola dell'aria compressa dirigere il flusso di aria al suo interno nel senso giusto (da lontano avvicinandosi senza rompere niente) e misurare la tensione del segnale il quale deve essre superiore ai 4.7V anche se io solitamente vedo che il segnale arriva a superare i 5.5V. Questa prova serve a verificare se il debimetro riesce a leggere la massima portata di aria (es:nei turbo diesel se non misura il valore massimo il motore non rende )

DEBIMETRO NUOVO PROVA CON PISTOLA FIAT JTD.jpg


QUARTO PASSO:solitamente è una cosa in più, ma una prova interessante è vedere la sensibilità del sensore, con motore acceso al minimo e settando l' oscilloscopio in modo da zoommare il segnale si devono vedere bene le aspirazioni dei singoli cilindri.

debimetro opel corsa 12 al minimo.jpg


Se tutte queste prove sono positive al 99.9% dei casi il debimetro non ha niente.
Il bello di questa prova è che non bisogna fare calcoli o avere banche dati su portate della vettura oppure elementi di disturbo sul flusso di aria come valvola EGR aperta o turbina che non funziona, altitudine ecc.... non serve la diagnostica, ma solo un pò di pazienza ed è consigliato l' uso dell' oscilloscopio.

Come detto prima questo metodo si può applicare con qualsiasi tipo di debimetro con la variante di farsi una piccola banca dati dei valori di riferimento (ad esempio siemes a motore spento parte da 0.6V).

Per finire posto un debimetro di una multipla JTD difettoso per avere una idea

DEBIMETRO MULTIPLA DIFETTOSO (prova pistola).jpg


Spero di essere stato utile qualsiasi suggerimento è ben accetto, saluti.
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