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Scatola Nera - Black Box - Check Box per le Compagnie di Assicurazione Auto

venerdì 20 gennaio 2012, 21:07

L’introduzione di una “scatola nera” nei veicoli è solo in parte una novità, dal momento che già qualche anno fa l’Isvap aveva lanciato un progetto, chiamato Check Box, che aveva coinvolto 13 compagnie tra Roma, Milano, Torino, Napoli e Palermo. I risultati non erano stati però del tutto soddisfacenti: lo sconto applicato sulla polizza per i 17.100 clienti che avevano aderito all’iniziativa era stato nella maggior parte dei casi pari appena al 10% (lo sconto minimo previsto). Inoltre il progetto aveva riscosso principalmente l’approvazione dei guidatori maturi, ovvero soggetti di età compresa tra i 55 e i 65 anni, per cui il rischio incidenti è già comunque basso, mentre non aveva coinvolto –se non in minima part - i guidatori più giovani (e più rischiosi per le Compagnie).

La sperimentazione sulle "scatole nere" fa ora capolino anche nella bozza del decreto sulle liberalizzazioni che potrebbe riaccendere l'interesse su queste black box.

La CHECK BOX è dispositivo posizionato strategicamente sulla vettura in grado di registrare velocità, cambi di direzione, condizioni dell’auto e ogni altro elemento che possa essere utile per la verifica di un sinistro, partendo dai 40 secondi antecedenti all’impatto e proseguendo per i 10 successivi. Nella Check Box, inoltre, sarebbe integrato anche un ricevitore GPS e GPRS, che sarebbe in grado di rilevare la posizione dell’auto, comunicare in tempo reale a chi di dovere i dati raccolti ed eventualmente richiedere l’aiuto dei soccorsi. Il sistema consentirà di evitare inutili diatribe e potenziali frodi.

Il costo dell’installazione della scatola nera, tra l’altro, potrà essere completamente a carico della compagnia di assicurazioni, che in cambio di questa sorta di “garanzia” potranno applicare un ulteriore sconto sulla polizza.

Ma torniamo al dispositivo Check Box, che funziona a grandi linee come quella montata di serie sugli aerei.
È quindi capace di resistere a pressioni e temperature molto elevate e pensata per conservare integre le informazioni registrate (su una memoria elettronica consultabile con specifico software su PC) in caso di incidente, registrandone la dinamica (come prima detto nei 40 secondi precedenti e nei dieci secondi successivi all'impatto). Il sinistro viene rilevato attraverso alcune informazioni chiave, come la forte decelerazione (comunicata dalla centralina dell'Abs/Esp), o l'apertura dei sistemi di sicurezza (gli airbag) o l'attivazione di sistemi per la riduzione dei danni di impatto (pre safe) presenti in alcune vetture.
In ogni modo il dispositivo è in grado di rilevare l'incidente e di registrare, anche con dati georeferenziati tramite antenna Gps, l'avvenuto sinistro e la posizione dove questo è avvenuto.

Una scatola nera per auto può anche essere equipaggiata anche con un modulo radio Gsm/Gprs che collegandosi alla rete cellulare può comunicare i dati in tempo reale. Con il dispositivo, nel pieno rispetto delle norme sulla privacy, le frodi diventano più difficili ed è possibile costruire tariffe personalizzate con conseguenti risparmi di costo.
La Check box non serve dunque solo per migliorare il rapporto tra assicuratori e assicurati, ma potrebbe contribuire anche ad elevare il livello della sicurezza stradale attraverso la telematica.

In questo campo ci sono già esempi molto avanzati di applicazione della tecnologia e uno di questi si chiama eCall, un progetto nato nel 2009 in seno all'Unione Europea.
Concretamente, altro non è che una piattaforma verso cui far confluire le case automobilistiche (e non solo) che si pone l'obiettivo di standardizzare i protocolli di comunicazione quando una vettura si trova in una situazione d'emergenza. Il sistema prevede l'utilizzo di una scatola nera in grado di interagire con i sistemi di bordo, sia per quanto riguarda gli strumenti di sicurezza che per quelli di navigazione, attraverso una rete dedicata.
eCall, questo il suo vantaggio più evidente, è in grado di fornire assistenza immediata in caso di incidente o avaria in funzione dello specifico problema.

In caso di impatto, il dispositivo montato a bordo auto può capire la gravità dell'incidente, verificando per esempio l'apertura o meno degli airbag, ed inoltra la chiamata al Centro di raccolta delle chiamate di emergenza (Psap) con il numero unico 112 inviando agli operatori precise informazioni (il luogo del sinistro in primis) utili all'attivazione degli interventi di soccorso. In base alla gravità della situazione, il sistema eCall può essere attivato dagli occupanti del veicolo o si attiva in modalità completamente automatica.

Potrebbe dunque aprirsi uno scenario che potrebbe indurre molti automobilisti all'installazione di queste benedette "scatole nere". Se questo accadrà è certamente d'interesse discuterne per valutare se è "conveniente" installarle e aprire l'Officina ad altre opportunità di businness.


Chi di voi ha esperienze al riguardo? Ne avete in passato installato? Se si: quali modelli? Da chi erano forniti e chi copriva i costi di installazione?
Insomma dite pure la vostra : Thumbup :

:ciau:

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